Le tecniche di sbiancamento di nuova generazione in completa sicurezza e senza creare sensibilità e senza danneggiare i denti permettono sia di ritrovare il bianco sorriso che con il tempo è andato ad ingrigirsi sia di ricreare una tonalità più brillante andando a creare una vera e propria ossigenazione agli strati interni del dente.
Il nostro sorriso, i nostri denti, come ogni altra parte del nostro corpo, è sottoposto ad un cambiamento ed ad un’invecchiamento.
I denti sono in continuo contatto con cibi che possono nel tempo macchiarli nella struttura nonostante eseguiamo quotidianamente una corretta igiene orale e periodicamente l’igiene professionale. In particolare sostanze come caffè, tè, vino rosso, liquirizia e fumo nel tempo portano a un cambiamento del colore del dente che diventa più scuro e perde di brillantezza. Oltre alle abitudini viziate che nel corso del tempo tendono ad ingiallire i denti, non tutti abbiamo li abbiamo dello stesso colore. Ogni persona ha di natura diverso colore che varia su una scala di cromi che vanno dal bianco al giallo ed al grigio. Tra le diverse cose che incidono sulla pigmentazione del dente anche alcune medicine assunte nell’infanzia quando la struttura del dente stesso si andava formando ( ad esempio antibiotici) possono aver modificato il colore del dente rendendolo più scuro.
I prodotti utilizzati per eseguire i trattamenti di sbiancamento sono a base di perossido che in tutta sicurezza agisce riportando il sorriso ad una tonalità bianca e più brillante.
Il trattamento che si include tra quelli cosmetici può essere effettuato o professionalmente in ambulatorio in 2-3 sedute di 30 minuti o a casa utilizzando prodotti professionali da inserire all’interno di una mascherina personalizzata.
Sia il trattamento professionale che quello domiciliare offrono eccellenti risultati e devono essere monitorati dal dentista.
Lo sbiancamento non causa nessun danno al dente e può essere ripetuto qualora la situazione clinica lo richieda dopo 6- 12 mesi, a seconda del tipo di struttura e colore del dente e delle abitudini alimentari e di vita del paziente.
CASO 1
CASO 2
